Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.152 del 01/07/2019 il Decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico del 7 maggio 2019, recante disposizioni applicative del contributo a fondo perduto a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, per l'acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale.
A distanza di quasi 30 giorni viene quindi confermato e reso operativo il Voucher per Innovation Manager introdotto con la Legge di Bilancio 2019, con una dotazione finanziaria prevista di 25 milioni di euro per l'anno 2019 e di ulteriori 50 milioni di euro per il biennio 2020-2021 ai fini del pagamento a mezzo contributo a fondo perduto a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l'acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e di processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell'impresa, compreso l'accesso al mercato dei capitali.
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto le imprese qualificate come micro, piccola o media impresa, come recepita con decreto ministeriale 18 aprile 2005, aventi sede legale o un'unità locale attiva in Italia, iscritte nel Registro Imprese della Ccia territorialmente competente, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile e fiscale adottato; non destinatarie di sanzioni interdittive e in regola con il versamento dei contributi previdenziali. Le aziende non devono, inoltre, essere sottoposte a nessuna procedura concorsuale, non in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente. Non devono aver beneficiato e non avere successivamente non rimborsato o depositato su un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero e, infine, non devono rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall'art. 1 del regolamento Ue n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013.
Possono beneficiare del contributo anche le imprese in forma di micro e pmi , aderenti a un contratto di rete, a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva e stabile e preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di
trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e/o lo sviluppo di processi innovativi in materia di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l'accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Tra le spese ammissibili previste dalla misura rientrano le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell'innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell'impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l'applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti: a) big data e analisi dei dati; b) cloud, fog e quantum computing ; c) cyber security ; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (Npr) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyber -fisici; f) prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; l) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l'innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. « branding ») e sviluppo commerciale verso mercati; p) programmi di open innovation .
Il punto 2 del Decreto attuativo prevede l'ammissibilità del contributo anche per le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell'innovazione qualificato, al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l'accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso: a) l'applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell'organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell'impresa; b) l'avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all'apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital , all'utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l'equity crowdfunding, l'invoice financing , l'emissione di minibond.
Sono considerate, invece, inammissibili le spese relative per servizi di consulenza specialistica relative alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria.
Il manager dell'innovazione qualificato e indipendente è considerato un manager iscritto nell'elenco dei manager accreditati istituiti presso i diversi enti autorizzati dal Mise. Per poter essere iscritti nell'elenco dei manager accreditati, le persone fisiche, al momento della presentazione della domanda, devono essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: a) dottorato di ricerca in settori relativi ad una delle seguenti aree: 01-Scienze matematiche e informatiche; 02-Scienze fisiche; 03-Scienze chimiche; 05-Scienze biologiche; 09-Ingegneria industriale e dell'informazione; 13-Scienze economiche e statistiche; b) master universitario di secondo livello in settori relativi ad una delle aree di cui alla precedente lettera a) , nonché lo svolgimento documentabile di incarichi, per almeno 1 anno, presso imprese negli ambiti di cui all'art. 3; c) laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree di cui alla precedente lettera a) , nonché lo svolgimento documentabile, per almeno tre anni, di incarichi presso imprese negli ambiti di cui all'art. 3; d) svolgimento documentabile, per almeno sette anni, di incarichi presso imprese negli ambiti di cui all'art. 3.
In caso di società operanti nel settore della consulenza, possono invece presentare domanda di iscrizione all'elenco se al momento della presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti: a) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente; b) essere costituite nella forma di società di capitali; c) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; d) non avere subito condanne con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale per i reati indicati nell'art. 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; e) aver eseguito progetti di consulenza o formazione in una o più delle aree indicate dal Decreto ed essere costituite da almeno 24 mesi; oppure, essere accreditate negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le
organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali, ovvero presso le regioni o le province autonome ai fini dell'erogazione di contributi regionali o comunitari aventi finalità analoghe a quelle previste dal presente decreto. Iscrivibili nell'elenco accreditato anche i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 e gli incubatori certificati di start-up innovative iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese.
In riferimento ai contributi ammissibili, la misura prevede per le micro e piccole imprese un contributo in misura pari al 50% delle spese ammissibili nel limite massimo di 40.000 euro. In caso di medie imprese il contributo è attribuito in misura pari al 30% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 25.000 euro. Se la domanda è invece presentata da una rete di imprese, il contributo è in ogni caso fissato in misura pari al 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo complessivo di 80.000 euro. Nel periodo di funzionamento della misura, ciascuna impresa e ciascuna rete può presentare una sola domanda di ammissione al contributo. Nella domanda di ammissione al contributo, l'impresa dovrà indicare il manager dell'innovazione di cui intende avvalersi. Il Decreto infine specifica che il contributo del Voucher per innovation management non è cumulabile con altre misure di aiuto in esenzione da notifica aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili.